Come il colibrì

La vita è troppo breve per viverla da persone mediocri.
Impegno, certezza, ottimismo, idee nuove sono elementi essenziali per concorrere e contribuire a lasciare un segno, a coinvolgere le generazioni future, siano essi figli o cittadini del mondo, a fare la propria parte.
A viverla la vita, e non lasciarsela trascorrere. Perché quello che sembra un tempo interminabile è in realtà un attimo, un batter di ciglia.
Mi viene in mente a tale scopo quella favola senegalese…

La foresta bruciava e gli animali aspettavano che il fuoco si spegnesse. Le fiamme, diventate minacciose, indussero tutti gli animali a fuggire. L’ultimo a farlo fu il leone, re della foresta. Rimase però fino all’ultimo, ma alla fine pur tra il fuoco che divampava si mise in salvo, ai margini della foresta.
Incontrò allora un piccolo animale, un colibrì, che aveva una minuscola gocciolina di acqua sul petto. Il leone nel vedere che il piccolo animale si dirigeva verso l’incendio gli disse: “Dove vai? Cosa pensi di poter fare con quella piccola goccia d’acqua?”
“Sarà anche una piccola goccia”, rispose l’uccellino. “Ma vado a fare la mia parte, che è quella che posso fare. Sarà anche poca cosa, ma non posso sottrarmi dal farlo”.

Il colibrì aveva ragione!
Ognuno di noi dovrebbe fare la propria parte, sempre e comunque.
Non può essere una giustificazione il non farla perché da sola non risolverebbe il problema.
È necessario che ciascuno di noi sia da esempio, che faccia appunto la propria parte, seppur piccola o grande che sia.
E se questo si configura con il recupero e la salvaguardia di quel patrimonio artistico e culturale che costituisce la spina dorsale del nostro Paese, allora non solo dobbiamo fare la nostra parte, ma essere addirittura contagiosi!
Perché, per i contagiati di cultura, non può esistere e non esiste alcun vaccino.
Un paese è ricco perché fortemente istruito, acculturato.
La conoscenza, la preziosità dell’arte e della storia possono essere incentivate e diffuse solo se si apprezzano e si conoscono.
La mia è una piccola testimonianza di chi crede che, per vivere il presente e costruire il futuro, sia indispensabile conoscere quel passato luminoso rappresentato da opere d’arte, edifici ed altro, a cui è doveroso porre tutta la possibile attenzione, per farli vivere e conservare il più a lungo possibile.